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Dott.Settimio Albis – Biologo Nutrizionista – Albo – Sezione A – Num. iscrizione: AA_086259.
TantI pazienti in questi anni mi hanno posto questa domanda, già consapevoli, spesso dopo diversi percorsi intrapresi e non portati a termine, che mangiare non è solo un semplice atto meccanico, ma è in grado di diventare un pensiero fisso, una valvola di sfogo, un vero e proprio sedativo dell’anima. Sul cibo ti trovi a sfogare la tua rabbia, le tue inquietudini, le tue delusioni, ma attraverso il cibo condividi anche momenti felici, compleanni, matrimoni, persino una promozione sul lavoro deve essere festeggiata a tavola.
Quello che sto cercando di dirti è che non mangiamo solo per fame, per riempire lo stomaco che brontola, spesso addirittura non arriviamo più a sentire lo stimolo della fame. Attraverso il cibo possiamo decidere di esprimere o non esprimere noi stessi: cibo può essere creatività, condivisione, crescita oppure dipendenza, sfogo, riempimento di un vuoto che è prima di tutto affettivo.
È con l’allattamento che entriamo in contatto per la prima volta con il cibo, come risposta a un bisogno corporeo, la fame, ma anche e soprattutto ad un' esigenza affettiva.
Pensa che il bambino appena nato è in grado di vedere esattamente ad una distanza tra sé al seno e gli occhi della mamma.
Quegli occhi che sono il primo vero organo di rapporto e che si uniscono alla bocca, in un unicuum che ci permette di scambiare affetti, rapporti, di sentirci visti e riconosciuti nella nostra unicità.
E quando cresciamo, passiamo tutta la nostra vita alla ricerca di qualcuno che sia in grado di riconoscerci
nella nostra unicità, con i nostri bisogni e le nostre esigenze, alla ricerca di rapporti in cui poter essere finalmente liberi di essere noi stessi, abbandonando le difese erette in seguito alle delusioni vissute.
Ma i tuoi bisogni e le tue esigenze nascono, crescono, cambiano con te. Quello che poteva andare bene a 20 anni, già a 30 non ti corrisponde più. Perchè tu non sei più lo stesso. E con te anche il tuo rapporto con il cibo.
Come possiamo quindi pensare ad esempio di voler tornare al peso dei 20 anni se tante cose sono accadute nella tua storia? Oppure raggiungere la stessa forma fisica della tua amica che è riuscita a perdere 15kg, magari seguendo la sua stessa dieta? Sarebbe come annullare le tue realizzazioni, la tua crescita, in altre parole TE.
Ecco perchè ho pensato al mio metodo come ad una "NUTRIZIONE DINAMICA" che possa adattarsi totalmente a te, in cui tu possa sentirti finalmente il vero protagonista del cambiamento che desideri in un percorso che ti permetta finalmente di vederti realmente.
Non ti parlerò di dieta, ormai la si può trovare ovunque basta aprire un giornale, cercare su Google, in TV.
Chi l'ha scritta si rivolgeva a un pubblico ampio, MA TU NON SEI TUTTI. Eppure ti sforzi, provi a seguirla per un paio di giorni, ma al primo sgarro torni alle vecchie abitudini. E senti di ricadere in quel circolo vizioso.